Notizie

La prima pagina del sito della provincia di Verona

Pubblicato il nuovo sito della provincia di Verona

La provincia di Verona entra a far parte della Rete Domos grazie alla collaborazione fra Dedagroup PS e MEM Informatica. Un lungo lavoro di personalizzazione ed adattamento alle esigenze del'Ente ha consentito di "ritagliare su misura" questo nuovo abito web che la Provincia di Verona si è voluto dare.

Si sono create nuove funzioni e nuovi automatismi che velocizzeranno il lavoro degli operatori e potenzieranno l'integrazione con gli applicativi di Dedagroup PS. Il tutto, anche in questo caso, nel pieno rispetto delle linee guida per i servizi web della Pubblica amministrazione dettate dall’Agenzia per l’Italia digitale (AGID).

per visitare il sito: https://web.provincia.vr.it/

La prima pagina del sito del Comune di Bultei

Pubblicato il nuovo sito istituzionale del Comune di Bultei

Il comune di Bultei entra a far parte della Rete Domos affidandosi a MEM Informatica per la gestione del sito web, oltre che per i software gestionali, per le attività degli uffici. DomosWeb.PA, lo ricordiamo, è il servizio che unisce molti enti su scala nazionale, in un unico progetto di assistenza e consulenza in materia di web per la PA.

Ad oggi MEM Informatica gestisce questi numeri:

 Siti istituzionali DomosWeb.PA 135
APP Istitruzionali DomosAPP.PA 43
Servizi online (Albo e Trasparenza) 5

Gli enti suddivisi per tipologia sono i seguenti:

 Comuni 117
Unioni di Comuni 9
Comunità Montane 2
Consorzi 5
Province 3
Altri Enti Pubblici 4

Anche questo sito è accessibile da ogni dispositivo, è rinnovato nella grafica e nei contenuti e consentirà una più facile azione amministrativa agli operatori ed amministratori del comune. Buon lavoro a tutti.

per visitare il sito: https://www.comune.bultei.ss.it/

La prima pagina del sito della provincia di Sassari

Pubblicato il nuovo sito della provincia di Sassari

Anche La provincia di Sassari entra a far parte della Rete Domos, il servizio che unisce oltre 100 comuni insieme a diverse Unioni di Comuni e Comunità Montane. Infatti, nei giorni scorsi, è stato pubblicato il nuovo sito web istituzionale.

Il sito, che nasce dalla sinergia fra Dedagroup PS e MEM Informatica, è accessibile da ogni dispositivo, è rinnovato nella grafica e nei contenuti ed imprime un forte cambio di marcia all’insegna della trasparenza e della semplicità di utilizzo, nel pieno rispetto delle linee guida per i servizi web della Pubblica amministrazione dettate dall’Agenzia per l’Italia digitale (AGID).

La “rivoluzione” però non sta solo nella grafica del sito, la provincia di Sassari ha voluto mettere a disposizione dei cittadini anche l' APP Istituzionale , realizzata attraverso il progetto DomosApp.PA che ribalta sull'APP le informazioni pubblicate sul sito, riuscendo in tal modo a fornire al cittadino un sistema informativo completo e moderno progettato per erogare informazioni a 360° verso il cittadino.

per visitare il sito: https://www.provincia.sassari.it

Fattura SMART Skill - Ecco le novità in uscita per questo autunno che ci permetteranno di alleggerire il nostro lavoro

Fattura SMART Skill - Ecco le novità in uscita per questo autunno che ci permetteranno di alleggerire il nostro lavoro

Sono già disponibili le ultime novità di Fattura SMART che arricchiranno il pacchetto operativo dei clienti di Fattura SMART.

La nuove soluzioni sono pensate per velocizzare e automatizzare il processo di fatturazione elettronica direttamente in Fattura SMART, gestendo in modo completo ed intuitivo le finanze dei tuoi clienti.

Con le nuove SMART Skill di Fattura SMART automatizzare il ciclo di fatturazione elettronica dell'utente diventa più intuitivo e veloce. E' possibile gestire in modo efficace lo scambio di informazioni con banche, clienti e fornitori.

  •  2021 FT SkillPagamenti Personalizzati: per gestire in modo flessibile e avanzato le scadenze di pagamento.
  • Gestione Solleciti di Pagamento: per inviare in modo veloce e automatico Alert di pagamento.
  • Acquisizione Automatica dei Dati Anagrafici: per implementare in modo automatico e certificato le anagrafiche.
  • Riconciliazione Automatica delle Scadenze: per chiudere automaticamente le scadenze incassate e pagate.
  • Emissione Riba e Bonifici: per generare e trasferire disposizioni alle banche in modo veloce e preciso.

Approfondisci le caratteristiche delle nuove Skill nella pagina dei prodotti  clicca qui e scarica le brochure di riferimento.

Nuova App Istituzionale, tanti Servizi, 10 colori!

Nuova App Istituzionale, tanti Servizi, 10 colori!

La nostra App Istituzionale, rivolta alle Pubbliche Amministrazioni, è stata aggiornata e ridisegnata per offrire una migliore esperienza utente e rispondere ai requisiti di accessibilità per le applicazioni mobile (la cui dichiarazione deve essere attestata dagli EE.PP. entro il 23/06/2021).

Quando abbiamo riunito la nostra squadra di tecnici, per stabilire come rinnovare DomosApp.PA, l'applicazione per Android / iOS, abbiamo iniziato a valutare i caratteri più importanti: la rispondenza alle normative, il collegamento ai servizi innovativi e la facilità d’uso.
Oggi siamo orgogliosi di pubblicare la nuova versione aggiornata di DomosApp.PA.

Questi gli elementi chiave su cui è basato il rinnovamento dell'APP:

  • Maggior velocità, esperienza utente migliorata con una navigazione più semplice ed intuitiva; volevamo che DomosApp.PA fosse per l'utente ancora più facile ed immediata;
  • Una nuova impostazione per le pubblicazioni, permette all'utente di vedere notizie, primo piano, eventi, protezione civile, albo pretorio, bandi di gara e altre informazioni turistiche;
  • Nuovo aspetto grafico, 10 colori per esaltare l'Ente o il gusto personale del cittadino;
  • Nuovi bottoni di accesso rapido agli argomenti più importanti dell'Ente, come albo pretorio o bandi di gara; 
  • Collegamento diretto all'App iO, per ottimizzare la fruizione dei servizi;
  • Collegamento ai bollettini di allerta delle Regioni Italiane;
  • Ottimizzata accessibilità e usabilità per tutti;
  • Scadenza del 23/06/2021: Adeguamento alle WCAG 2.1, per il rilascio della Dichiarazione di Accessibilità dell'App;
  • Migliorata la compatibilità con i dispositivi più recenti.

Come con tutti i software questo è solo l'inizio ed il futuro sarà ancora più affascinante e ricco di sorprese. Man mano che aumenteranno le utenze e ci saranno più richieste, provvederemo ad aggiungere nuovi strumenti.

Non c'è altro da fare se non scaricare l'app e farci avere un parere.

Conservazione fatture elettroniche: il servizio dell'AdE ora è retroattivo

Conservazione fatture elettroniche: il servizio dell'AdE ora è retroattivo

L’Agenzia delle entrate ha colto di sorpresa gli operatori pochi giorni fa annunciando che il proprio servizio di conservazione a norma delle fatture elettroniche diventa retroattivo: una decisione dagli impatti rilevanti.

L’Agenzia delle Entrate, a qualche giorno dalla scadenza del termine per la conservazione dei documenti fiscali relativi all’anno d’imposta 2019, ha reso retroattivo il proprio servizio di conservazione a norma delle fatture elettroniche. Questa situazione porta all’ordine del giorno un interrogativo che gli esperti della materia e l’Agenzia delle Entrate, prima ancora che tutti i titolari di partita IVA, dovrebbero porsi e cioè a cosa serva il processo di conservazione delle fatture elettroniche, per valutare i possibili impatti e lo scenario futuro.

La decisione dell’Agenzia delle entrate

Con un comunicato del 4 giugno 2021 l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che è “… disponibile la nuova funzionalità di conservazione a norma delle fatture elettroniche che consente di portare in conservazione “massivamente” le fatture elettroniche transitate da SdI. È sufficiente indicare, al momento dell’adesione dell’accordo di servizio, una data antecedente a quella dell’adesione stessa. A partire dalla data indicata, infatti, verranno conservate automaticamente tutte le fatture trasmesse e ricevute dal SdI anche nei periodi in cui il servizio non era attivo. Diversamente, se non si indica la data di recupero retroattivo verranno conservate solo le fatture transitate dal SdI dal giorno successivo alla data di adesione al servizio”.

A cosa serve la conservazione dei documenti informatici

La risposta che la maggior parte degli addetti ai lavori sono portati a dare alla domanda relativa a cosa serva il servizio di conservazione è: perché così prevede la Legge. Ovviamente questa risposta non esaudisce la curiosità che dovrebbe animare qualsiasi cultore della scienza e della tecnica. Cercando di fare un passo avanti nei meandri legislativi, si potrebbe dire che il processo di conservazione risponde alle esigenze dettate dall’articolo 44, comma 1-ter del Decreto Legislativo 82/2005 (meglio conosciuto come Codice dell’Amministrazione Digitale): assicurare caratteristiche di autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità, reperibilità ai documenti informatici.

Operando una analisi più incisiva delle predette caratteristiche, ci rendiamo conto che gli attributi previsti dal legislatore non sono omogenei: la autenticità, la integrità e la leggibilità sono “intrinseche” del documento, mentre la affidabilità e la reperibilità sono caratteristiche del sistema di conservazione, che trova la sua regolamentazione sempre nel citato comma 1-ter, che aggiunge che le modalità da osservare sono quelle previste nelle “linee guida” di cui al successivo articolo 71. Questo è un esempio in cui il legislatore, ben coscio della rapidità con cui la tecnologia modifica i contesti operativi, ha coniato una norma attuativa la cui regolamentazione è affidata all’AGid (Agenzia per l’Italia Digitale), che periodicamente procede agli aggiornamenti “sentiti le amministrazioni competenti e il Garante per la protezione dei dati personali nelle materie di competenza, nonché acquisito il parere della Conferenza unificata”.

Ecco quindi che ci troviamo di fronte a due requisiti, il primo oggettivo ed il secondo organizzativo. Il requisito oggettivo determina la validità del documento, il requisito organizzativo determina la validità della procedura col quale il documento può essere consultato[2]. Riveste una fondamentale importanza il contenuto dell’articolo 43 del C.A.D.[3] che afferma due principi, spesso non considerati.

I riferimenti normativi

Il comma 1-bis prevede che “Se il documento informatico è conservato per legge da uno dei soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, (a cui appartiene l’Agenzia delle Entrate, n.d.r.) cessa l’obbligo di conservazione a carico dei cittadini e delle imprese che possono in ogni momento richiedere accesso al documento stesso ai medesimi soggetti di cui all’articolo 2, comma 2. Le amministrazioni rendono disponibili a cittadini ed imprese i predetti documenti attraverso servizi on-line accessibili previa identificazione con l’identità digitale di cui all’articolo 64 ed integrati con i servizi di cui agli articoli 40-ter e 64-bis.”

Il comma 2 prevede che “Restano validi i documenti degli archivi, le scritture contabili, la corrispondenza ed ogni atto, dato o documento già conservati mediante riproduzione su supporto fotografico, su supporto ottico o con altro processo idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali ai sensi della disciplina vigente al momento dell’invio dei singoli documenti nel sistema di conservazione.”

Giova rammentare che le Linee Guida prevedono che la conservazione di un documento informatico sia effettuata in maniera “indiretta”, ossia mediante la generazione dell’indice del pacchetto di archiviazione che contiene l’hash dei file che formano il pacchetto di archiviazione. In questo modo la integrità ed immodificabilità dei file inclusi nel pacchetto è assicurata in maniera appunto “indiretta”, dal momento che la modifica di qualunque file che compone il pacchetto di archiviazione modificherebbe il suo corrispondente hash incluso nell’indice, per cui in caso di controllo la “corruzione” sarebbe immediatamente visibile.

Gli impatti

Tirar le somme è semplice. Se il contribuente deciderà di mantenere il servizio di consultazione delle fatture elettroniche presso l’Agenzia delle Entrate, ci troviamo nella ipotesi prevista dal citato articolo 43, comma 1-bis, del C.A.D., per cui non sono non c’è alcun obbligo di conservazione, ma l’Agenzia delle Entrate ha l’obbligo di rendere disponibile i predetti documenti attraverso servizi on-line accessibili previa identificazione con l’identità digitale; se il contribuente deciderà invece di non avvalersi dei predetti servizi, l’Agenzia delle Entrate procederà alla cancellazione delle fatture elettroniche e manterrà i dati IVA (ossia la fattura elettronica senza le righe di dettaglio) e i metadati (quindi l’hash).

In questa seconda ipotesi vero è che l’Agenzia non avrà mai conoscenza del contenuto della fattura, ma avrà certamente esatta contezza di quante fatture siano state emesse e ricevute da ciascun titolare di partita IVA e sarà in possesso dell’elemento (l’hash o impronta) che consentirà di riconoscere in maniera legalmente certa se la fattura elettronica esibita dal contribuente coincida con l’originale trasmesso o ricevuto a suo tempo.

L’Agenzia delle Entrate potrebbe anche organizzare un servizio pubblico, magari accessibile anche in maniera massiva mediante API, per cui esibendo l’originale xml (o p7m se con firma Cades) della fattura elettronica, potrebbe certificare se il documento è (relativamente) autentico ed integro, ed attestare la data in cui esso è stato trasmesso e ricevuto dal sistema di interscambio. Ovviamente se in caso di accessi, ispezioni o verifiche il contribuente non esibisse le fatture elettroniche emesse e ricevute, si renderebbe autore di una grave omissione, ma se esibisse tutti i files spediti e ricevuti tramite il sistema di interscambio, l’Agenzia delle Entrate sarebbe in condizione di certificare la autenticità ed integrità dei documenti informatici

(Tratto da NetworkDigital360)

Firma Remota - Vademecum operativo per eliminare definitivamente la carta dallo studio

Firma Remota - Vademecum operativo per eliminare definitivamente la carta dallo studio

 

La firma remota

Vademecum operativo per eliminare definitivamente la carta dallo studio professionale

Da oggi è disponibile sul sito della MEM Informatica s.r.l., l'e-book di approfondimento sulla firma da remoto.

Il documento, scritto da Robert Braga (professore ed esperto in materia), è un vero e proprio "vademecum" operativo per eliminare definitivamente la carta dallo studio professionale.
Un interessante approfondimento sulle tipologie di firma elettronica, per un uso più consapevole di questi supporti digitali, al fine di conoscere caratteristiche necessarie a soddisfare esigenze diverse nei vari tipi di documenti da firmare.

Scarica l'e-book e tienilo a portata di mano per approfondire le nuove disposizioni e i nuovi concetti che riguardano la firma da remoto.

Download allegati:
Webinar: Dichiarazioni 2021 - Special Items

Webinar: Dichiarazioni 2021 - Special Items

Nel quadro delle attività di formazione a distanza sulla normativa ed in particolare sulla dichiarazioni dei Redditi  e tutte le sue novità, siamo lieti di invitarVi al Webinar del 9 giugno (Registrazione ore 14:00 - Inizio dei lavori ore 14:30) con argomento:

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